Impossible Project

Mamma mia, quant’è difficile riuscire a scrivere almeno un post a settimana?? Aiuto, sono proprio negata! Comunque, torniamo alle pellicole Impossible Project: qui si tratta di un rullino PX 600 Silver Shade + Black Frame. Sono tutte scattate tra gennaio e febbraio 2012, a parte l’ultima che è di giugno.

Quest’ultima dopo un mesetto ha virato verso un colorino seppia (non so se è stato il caldo):

Ah! Che figo il bianco e nero!

With me wack fol the do fol The diddle idle day

Il penultimo giorno abbiamo deciso di seguire il consiglio del Ghiro di andare a Galway, nella parte ovest dell’Irlanda. La città è molto carina, piena di vita e di turisti, con molti negozi e bar. Proprio in uno di questi abbiamo finalmente sentito l’Irish Coffee, buonissimo, niente a che vedere con quelli che fanno qui! Quindi la giornata si è svolta così, tra pioggerella fastidiosa e sole accecante, in giro per negozietti e in pub a bere Irish Coffee e birra: a parte la Guinness già bevuta durante tutta la vacanza, e per la quale vale lo stesso discorso fatto per l’Irish Coffee, bevuta da noi non è la stessa cosa, la Smithwick, birra rossa che fino a qualche anno fa si poteva trovare solo in Irlanda, mentre in Italia viene distribuita proprio dal 2012, della quale si dice sia la birra preferita dagli irlandesi, a mio parere buona ma non eccezionale (sarà che preferisco un altro tipo di birre), comunque è poco alcolica e merita anche più di un assaggio, e la Beamish, birra scura buona buona buona! Peccato non aver trovato la Galway Hooker, l’avrei sentita molto volentieri!

Mio fratello alle prese con un dolce che sembra una briosche e l’Irish Coffe (fatta col cell):

Il fiume che attraversa la città si chiama Corrib, o, in gaelico, Gaillimh, è potentissimo, faceva impressione guardarlo o anche solo vedere la gente seduta tranquillamente con le gambe all’aria XD

Tipo stra carino *_*

I tre dell’Ave Maria:

Il giorno dopo sveglia presto e via verso l’aeroporto, arrivo a Stanstead in ritardo perché non si sa bene come mai ci hanno tenuti dentro l’aereo 15 minuti in più, super corsa per cercare di prendere la coincidenza per Orio, presa di culo perché anche quell’aereo era in ritardo, Ryanair che rompe perché non avevo la macchina fotografica nel bagaglio a mano (già ho corso per tutto l’aeroporto, vuoi anche che perda tempo a mettere la macchina fotografica nella valigia?? E che palle -_- ).

Queste le foto nella tratta Dublino – Londra:

E queste invece le foto scattate nella tratta Londra – Orio, fatte col cellulare perché la macchina fotografica era in valigia dall’altra parte dell’aereo e mi sapeva briga andarla a prendere:

E questi i regali, rispettivamente di (non fregherà a nessuno): T. , Glo, Sara, Tacco, Mutti, mia, Betta e Ste. In realtà ce n’erano mille altri, tipo cioccolatini e robe varie, ma questi erano i più fighi :p

Eh, uff, voglio tornare in Irlanda 😥

Cimiteri, Pomodori e Chitarre tamarre [Irlanda giorno 4]

La mattina del quarto giorno breve giro a Dublino per comprare qualche regalo e per visitare il Trinity College, e poi via verso Glendalough.

La torre di acciaio di Dublino, chiamata “The monument of light” per la sua superficie d’acciaio che riflette la luce, soprannominata anche “The Spike”:

Loschi figuri (senza piedi) e James Joyce:

Trinity College:

Scultura di Arnaldo Pomodoro davanti al Trinity College:

Statua di Jim Larkin (foto fatta col cellulare):

E un po’ di foto a caso dalla macchina (con riflessi del vetro:

E fu così che arrivammo a Glendalough, contea di Wicklow. La leggenda narra che San Kevin (nato all’inizio del sesto secolo) visse a Glendalough nel tronco cavo di un albero, dopodichè visse da eremita vicino al Lago Superiore, dove si trovano il suo giaciglio e la sua cella. San Kevin divenne poi l’abate del Monastero di Glendalough nel 570 (e il paese divenne quindi meta di pellegrinaggio). Il monastero subì diversi incendi e saccheggi e fu ricostruito diverse volte, le attuali rovine sono ciò che è sopravvissuto alla distruzione da parte degli inglesi nel 1398.

Dopo questa breve parentesi storica copiata dalla “guida del visitatore”, parto con una marea di foto di di lapidi, alberi e paesaggi (datemi un cimitero e un bosco e io sono felice, e, come direbbe qualcuno, quanto sono true \../_  ). Si arriva a Glendalough e dopo il centro informazioni, bar, ristoranti ecc iniziano i resti del monastero. Dopodiché si sceglie tra il sentiero naturalistico in mezzo al bosco oppure la strada pubblica (noi abbiamo optato per il primo), e si arriva al Lago Inferiore e poi al Lago Superiore. Prima del Lago Superiore, continuando a salire si possono trovare le Cascate di Poulanass, il giaciglio di San Kevin, la cella, la chiesa di Reefert e il Temple-na-Skelling, una piccola chiesa rettangolare (escluse le cascate, questi non li abbiamo visti, eravamo morti).

Lago Inferiore:

Lago Superiore (ha questo colore scuro perché in prossimità del lago si trovano delle miniere di piombo):

Al ritorno cosa non poteva mancare? Un trattore con le balle di fieno, tanto per farci sentire a casa (e il panico perché dovevamo superare, fortuna che ha voltato al primo incrocio XD )

E tadadaaaan! La sera a cena cosa vedo all’Hard Rock Cafè?? Una super chitarra ultra tamarra (se non ricordo male utilizzata dai Mötley Crüe), beh la chitarra della vita, fa anche da cuscino, bella morbida, ahahaha 😀

50ino!!

Qualche settimana fa, dopo giorni e giorni (e giorni e giorni), finalmente è arrivato il 50ino 🙂 (sì, lo ammetto, regalo di laurea dei miei). Precisamente af-s nikkor 50 mm f/1.4g. Queste le prime foto, con il book fotografico al gatto ahaha.

Appena avrò tempo riprenderò con il resoconto irlandese :p