Non scrivo da tantissimo tempo, lo so, ma purtroppo quest’estate gli esami universitari non mi hanno dato tregua, e quel poco di tempo libero che avevo ho evitato di passarlo davanti a un pc, a settembre esami e dente del giudizio tolto e a ottobre credo di aver dormito e basta. Tornando all’estate, a metà luglio, tra un esame e l’altro, ho deciso di prendermi qualche giorno di pausa e andare a Cracovia (in realtà l’occasione era un viaggio di laurea, non mia ovviamente). Mai decisione fu più azzeccata, siamo passati da più di 40° in Italia ai 15° di Cracovia. Una bella rinfrescata, e, sapendo quanto io poco sopporti il caldo e il sole, il fresco mi ha fatto proprio bene! Tornata in Italia mi sono buttata subito sui libri con un’ultima full immersion di tre settimane, e ho concluso alla grande la sessione estiva!
Tornando a Cracovia, abbiamo preso l’aereo da Orio la sera (eravamo in tre) e siamo arrivati a Cracovia con un anticipo di 20 minuti dopo un viaggio “ballerino” (caro pilota Sebastian, mi ricorderò di te). Ad attenderci all’aeroporto c’era l’autista che ci avrebbe portati in albergo. Ed ecco il secondo viaggio ballerino: l’autista guidava come un pazzo, per poco non investiva anche un pedone (aveva accelerato appena l’aveva visto :O ). Sconvolti, siamo comunque riusciti ad arrivare all’albergo, e poi subito a letto.
La giornata successiva, dopo una bella colazione, è stata dedicata tutta alla visita della città. Ci siamo subito diretti alla piazza, Rinek Głowny,la piazza medievale più grande d’Europa: al centro si trova il Palazzo del tessuto (Sukiennice) e da un lato la Basilica di Santa Maria. Dopo averli visitati ci siamo diretti in un museo lì vicino.
Scultura di Igor Mitoraj:
La Chiesa di Santa Maria (Kościół Mariacki), costruita nel XIV secolo sulle rovine di un santuario romanico, è un classico esempio di architettura gotica in Polonia. Da una torre ogni ora viene suonata la melodia “Hejnał Mariacki”.
All’interno della chiesa, nel presbiterio, si trova l’altare, opera di Wit Stwosz, molto particolare perché è formato da 4 ali, due si aprono e due sono fisse. Quando è aperto si vedono 6 quadri che rappresentano i misteri di Maria, quando è chiuso si vedono 12 quadri che rappresentano scene di vita di Gesù e Maria.
Mentre ci dirigevamo verso la Collina del Wawel, siamo passati davanti alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, dove si stava celebrando un matrimonio. La chiesa fu costruita sul modello di quella del Gesù a Roma e inaugurò lo stile barocco. All’esterno ci sono le statue dei 12 apostoli, all’interno si trova un pendolo di Foucault:
Dopo aver pranzato (finalmente ho assaggiato i famosi pierogi), siamo andati verso la collina del Wawel. Su di essa si trovano il Castello e la Cattedrale dove vi sono sepolti alcuni re e persone importanti della Polonia. Il castello ospita anche il famoso quadro “La dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci, mentre nella collina si trova la Caverna del drago.
Mi ero appassionata alla leggenda legata a Cracovia qualche anno fa, e l’avevo adorata fin da subito: parla di un drago, Smok Wawelski, che viveva in una caverna sotto la collina del Wawel, a fianco del fiume Vistola. Gli abitanti della città erano terrorizzati, divorava di tutto, raccolti, animali, ma soprattutto adorava le giovani ragazze. Il re Krak, stanco di questa situazione, promise la figlia a chiunque fosse riuscito ad uccidere il drago. Un ragazzo (forse un calzolaio) mise in atto allora uno stratagemma: riempì di zolfo un agnello e lo mise davanti alla caverna del drago, che lo mangiò immediatamente. All’improvviso iniziò a bruciargli lo stomaco e andò a bere l’acqua del fiume e bevve fino a scoppiare.
La cattedrale gotica del Wawel (Katedra Wawelska) fu costruita nel 1364 e all’interno si trovano i resti di Stanislao, patrono della Polonia:
Campana di Sigismondo, si dice che porti fortuna a chi la tocca con la mano sinistra:
Il Castello Reale (Zamek Królewski) fu sede dei sovrani dall’XI al XVI secolo.
Grotta del drago:
Chiesa di San Bernardino:
Ho fatto anche alcune foto col cellulare, che fanno ancora più schifo lo so (grazie Samsung da 2 pixel), ma volevo far vedere alcune cose, come ad esempio il cibo, che ho appunto fotografato solo col cell. Mi avevano avvertita che si mangiava male (perché “aaah come si mangia in Italia da nessun’altra parte!” e altre frasi tipiche che odio), ma non ci credevo molto, anche perché avevo già assaggiato alcuni piatti polacchi (sardine come mi mancate!) e infatti avevo ragione io (come solito d’altronde). Si mangia benissimo!! Anzi, credo di aver mangiato la zuppa più buona di sempre, la sogno ancora la notte.
Queste sono quindi alcune foto scattate col cellulare:
Persona felice, nuvole e tramonto dall’aereo
Le colazioni salate che mi piacciono
Opere al museo di Stanisław Wyspiański e torero che balla la pole dance
Pierogi mangiati al Ristorante Tetmajerowska (se non ricordo male), nella Piazza del Mercato
Cappuccino al Cafè Pianola e palazzo random
Cena al Ristorante Czerwone Korale e Cracovia by night